Proprio l'ingombro spesso diventa l'elemento che caratterizza le scelte dei singoli componenti del sistema audio. In abitazioni piccole non è sempre è facile collocare diffusori di grandi dimensioni, così come le esigenze familiari di condivisione degli spazi comuni possono diventare stringenti e limitanti.
In fase di acquisto, costruzione o ristrutturazione di una abitazione possiamo intervenire in modo deciso per combinare al meglio ingombro zero (o quasi) e massima qualità di ascolto. In questi casi possiamo prendere in considerazione l'uso di diffusori in-wall (o da incasso per usare un termine italiano), ovvero quelli che letteralmente scompaiono nella parete (o nel soffitto, in questo caso in-ceiling).
Per poter utilizzare questo tipo di diffusore l'esigenza di fondo è quella di avere la piena disponibilità di manovra verso pareti e soffitti. E' in questi che letteralmente vanno incassati questi diffusori, in un vero e proprio spazio che si insinua nella parete o nel soffitto. Fondamentale in questi casi è verificare che la profondità massima del diffusore sia compatibile con lo spessore della parete o del soffitto in questione.
Le aziende più specializzate intervengono sulla struttura dei singoli altoparlanti (sopratutto i woofer che sono quelli più ingombranti) per ridurre la profondità necessaria alla loro installazione. Nel momento invece in cui lo spessore della parete o del soffitto non sono così vincolanti ci si può rivolgere a modelli di diffusori con dimensioni maggiori, quelli caratterizzati con prestazioni, timbriche e dinamiche, del tutto equivalenti ai migliori diffusori tradizionali per uso stereo o Home Theatre.
un sistema Home Theatre ad incasso, di fatto invisibile ma ancora performante, come quello di Dali con la linea Phantom
Proprio il mondo dell'Home Theatre è quello che più si avvantaggia di soluzioni in-wall: in questo modo possiamo far sparire nella parete e nel soffitto tutti i diffusori di cui abbiamo bisogno, a partire dalla configurazione di base a 5 canali che quelle legate alle decodifiche più attuali che di canali ne contano 7 e anche 9 (e forse anche di più!). Con l'arrivo dei canali "altezza" di un sistema Dolby Atmos la collocazione incassata a soffitto è quella ideale per combinare la giusta posizione secondo il protocollo e la invisibilità del diffusore stesso.
i supporti in rosso sono quelli che permettono di agganciare saldamente il diffusore alla parete o soffitto
Se il diffusore in quanto tale una volta incassato sparisce letteralmente alla vista, quello che rimane visibile è la griglia di protezione, di fatto l'unico elemento che tradisce la sua presenza. Per minimizzarne l'impatto visivo queste in linea di massima lavorano su due fronti: la riduzione dello spessore fuori muro (ormai siamo arrivati a pochissimi millimetri) e la possibilità che possano essere verniciate con le stese tinte usate per il muro che le ospita così da mimetizzarsi al massimo.
Un elemento tanto importante quanto invisibile è la back-box: di fatto una "scatola" che può essere applicata posteriormente al diffusore. Il suo compito è doppio e molto importante: da una parte va a realizzare un volume chiuso e bene definito che ottimizza il lavoro del woofer, quindi una gamma bassa migliore; dall'altro blocca la propagazione posteriore del suono e quindi impedisce che la musica riprodotta nella sala di ascolto possa invadere le stanze adiacenti attraverso il muro.
un esempio di back-box
Negli anni scorsi le differenze tecnologiche e di prestazioni tra i diffusori in-wall e quelli tradizionali da collocare in ambiente sono state evidenti: i primi spesso hanno utilizzato componenti di secondo livello o quanto meno soluzioni di poco rilievo tecnico rispetto ai secondi.
Il mondo della domotica e della custom installation ad un certo punto ha iniziato a chiedere di più e qui che la diffusione sonora è passata da un ruolo di ascolto di sottofondo non troppo impegnato a qualcosa di superiore, come livello tecnologico e relative prestazioni dinamiche e timbriche.
Da qui l’escalation che ha portato alla situazione attuale in cui il range di prodotti disponibili è molto ampio: si va dal componente economico e abbastanza semplice a soluzioni estreme, con in mezzo una mare di possibili alternative. Pixel Engineering offre un catalogo prodotti in questo senso tra i più ampi disponibili, sia in termini di marchi, che di tipologia di prodotti e relativo prezzo in modo che chiunque abbia necessità di una installazione in-wall tra questi può trovare la risposta giusta.
una parte dei diffusori in-wall/in-ceiling di PSB
IN-WALL/IN-CEILING PER INIZIARE BENE
Il primo step per entrare nel mondo dei diffusori in-wall/in-ceiling è quello di un diffusore a due vie, con woofer compreso tra 100 e 200 mm , con flangia circolare quelle più facile da installare in spazi contenuti. Sono diffusori che si prestano all'installazione tipicamente a soffitto (in-ceiling) ma nulla vieta di utilizzarli anche in parete (in-wall). Perfetti per i canali surround di un sistema Home Theatre o per l'ascolto di musica in impianto stereo e multiroom.
il catalogo di PSB offre diverse soluzioni di diffusori in-wall/in-ceiling entry-level
Questi alcuni diffusori in-wall di PSB e Dali
IN-WALL/IN-CEILING LA FASCIA MEDIA
Per chi può occupare più spazio c'è la possibilità di scegliere un diffusore da incasso a flangia quadrata. Una soluzione che, in linea di massima, permette di utilizzare un filtro crossover meglio dimensionato e con componenti migliori. In alcuni casi, giocando sulla inclinazione del pannello frontale è possibile inserire in questi diffusori anche altoparlanti in più rispetto alla sola coppia woofer e tweeter. Sono diffusori che si prestano all'installazione tipicamente a soffitto (in-ceiling) ma anche in parete (in-wall). Perfetti per i canali surround di un sistema Home Theatre o per l'ascolto di musica in impianto stereo e multiroom.
Dali Phantom H-120: tre vie in flangia quadrata e dimensioni compatte
IN-WALL I TOP DI GAMMA
Quando lo spazio occupato non è un problema ma contano solo le massime prestazioni, allora entrano in campo i diffusori da incasso che non limitano le loro dimensioni. Sono soluzioni che hanno bisogno di un certo lavoro di progettazione per essere posizionati con cura, sia per avere la massima tenuta nel muro che per la migliore angolazione rispetto alla zona di ascolto. L'installazione ideale è quella a parete, per diventare gli speaker di un sistema audio stereo o ancora meglio Home Cinema ad altissime prestazioni. Con questi diffusori adeguatamente installati avere un proprio personale cinema in casa, in abbinamento ad un videoproiettore, non è impresa impossibile.
il Phantom S-280, il top di gamma di Dali per la linea in-wall
IN-WALL/IN-CEILING PER GLI INSTALLATORI
Dali e PSB offrono soluzioni di diffusori ad incasso ad ampio raggio, tutte di derivazione dai proprio diffusori tradizionali in-room, con forte attenzione alle prestazioni senza per questo tralasciare l'aspetto del design e della perfetta integrazione in ambiente residenziale. Nel nostro catalogo prodotti sono presenti altri marchi, questi più rivolti al pubblico degli installatori professionisti, quelli che progettano e realizzano sistemi di custom installation e domotica. Sono gli impianti che insieme all'audio vero e proprio combinano funzioni di controllo centralizzato dell'abitazione in senso di sicurezza, temperature, comfort, automazione e tanto altro. I diffusori di questi marchi magari possono essere meno attraenti da un punto di vista estetico (ma tanto vanno installati no?) però puntano forte l'attenzione sulla affidabilità anche in funzione di condizioni climatiche e ambientali più difficili.
una delle soluzioni di James Loudspeaker da incasso: in questo caso è solo la piccola griglia traforata che è visibile all'esterno, mentre tutto il diffusore è incassato nel muro
DIFFUSORI DA ESTERNO
Esiste un'altra categoria di diffusori che in qualche modo sono assimilabili agli in-wall/in-ceiling che abbiamo presentato: sono quelli dedicati alla installazione in esterno. Anche questi devono assicurare qualità di riproduzione con il minimo dell'impatto visivo ed estetico. Rispetto agli in-wall/in-ceiling aggiungono un elemento tecnico importante, anzi fondamentale: devono resistere agli agenti atmosferici.
James Loudspeaker e la sua linea di diffusori per installazioni marine
Agenti atmosferici che sono umidità, sole, freddo e caldo, spruzzi d'acqua, polvere e terra, acqua di mare nel caso di installazioni su barche. Per essere chiari sul loro utilizzo e quali di queste condizioni possono affrontare senza problemi, questi diffusori presentano una certificazione IP che segnala il grado di resistenza contro l'intrusione di particelle solide e l'accesso di liquidi.